È stata la capitale della Persia fino al 1796, Isfahan è una delle città più grandi dell’Iran. Posizionata a 340 km a sud di Teheran, l’antica città è considerata la perla del paese grazie alla sua ricchezza storica.
Durante il periodo pre-islamico, sotto la guida di Re Ciro Il Grande, diventò una città aperta a tutte le etnie e religioni. Dopo la liberazione del popolo ebraico da parte di Ciro Il Grande, alcuni tornarono a Gerusalemme, mentre altri decisero di stabilirsi a Isfahan. Durante periodo medievale è stato anche il rifugio di Avicenna, grande filosofo e medico, dove scrisse il Canone della Medicina, un importante volume per tutti i medici in tutto il mondo.
La città è anche fulcro dell’arte persiana, vi sono tanti monumenti e moschee decorati con mosaici disegnati a mano. La sua piazza principale Naghsh-e Jahan, la più grande del mondo, che racchiude in sè gran parte dei monumenti storici persiani, è stata nominata patrimonio dell’UNESCO.
L’arte della produzione del tappeto è nata durante l’era della dinastia Safavide che regnò tra il 1500 e il 1700 d.c., la produzione si bloccò dopo l’invasione degli Afgani che segnò la fine della dinastia per poi riprendere nei primi decenni del novecento a cavallo tra le due guerre mondiali.
I più famosi produttori di tappeti Isfahan
sono i Seirafian, che da generazioni producono pregiati esemplari. Da questa famiglia, la personalità di spicco è Mohammad, il quale è considerato il maestro e “designer” dell’annodatura dei tappeti Isfahan.
La base dei tappeti Isfahan può essere di seta oppure di cotone, sono composti da 500-700 nodi per mq usando per lo più lana di alta qualità come quella Kork. Gli esemplari più fini sono composti da 900 nodi per mq, a New York, presso il palazzo delle Nazioni Unite, è esposto un esemplare Isfahan prodotto dal maestro Mohammad Seirafian composto da 1350 nodi per mq. Su questo tappeto è annodato un poema del poeta persiano Saadi Shirazi, i suoi versi sono annodati con oro puro. Ci sono anche altri pezzi pregiati composti dal maestro Seirafian esposti in alcuni musei: uno è nel palazzo Niavaran a Teheran (palazzo dello Shah Pahlavi), un altro presso il museo Astan Quds Razavi a Mashhad (Nord-est dell’Iran) e un terzo presso il museo dei tappeti a Teheran.
Sono tanti i rispettabili annodatori di esemplari Isfahan, tra questi spiccano Ahmad Archang e Haj Hossein Mossavar – Almolki, i quali hanno avuto anche l’opportunità di produrre alcuni esemplari con il maestro Seirafian.